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Francesco Monteleone ti dà il Benvenuto nel sito
Quante prese su un circuito elettrico? PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Domenica 08 Novembre 2020 18:54

Domanda 1 installatore in Ospedale (zona critica sia dal punto di vista elettrico sia per la prevenzione incendi):

Egr. Ing. La ringrazio sempre per le sue celeri risposte, a tal proposito le vorrei chiedere:
--se io devo alimentare  un gruppo prese di cui 4 schuko e 4  bipasso e devo calcolare il mio interruttore  e il mio cavo. Io procedo cosi :
- 16A x220V x 0.9 (cos fi)= 3168W a presa -  3520w x 8 prese=25.344w (2.53Kw)
- poi moltiplico per il fattore di riduzione globale che per gli ospedali è 0.5 , quindi= 12.672w
- a questo punto calcolo: 12672w/230v*0.9cos fi= 61A .
Ing. mi scusi ma cosi facendo per un gruppo prese dovrei mettere (distanti 20m) un MTD da 61A e un cavo tripolare da  16 mm.
Mi puo' dire dove sbaglio perché l'ing. dell'ospedale mi ha fatto mettere un MTD da 16A e un cavo 3x2.5mmq?
grazie mille per la risposta.
RISPOSTA   1:
Quanto precedentemente scritto NON ha molto senso, è contrario ad ogni manuale dell'impiantistica. Si può anche affermare che l'Ingegnere dell'Ospedale ha PARZIALMENTE ragione: l'interruttore da 16A e il cavo di 2,5 mm^2 potrebbero andare bene, peccato che non si possono instyallare più di 6 prese nello stesso circuito, intanto perchè è un luogo a maggior rischio in caso di incendio e la CEI 64-8/7 lo vieta. Poi in ogni caso è sconsigliabile in un circuito ospedaliero per problemi di continuità.
Prosecuzione Domanda 2
oppure ing dovrei fare (--sempre per il mio gruppo prese di cui 4 schuko e 4  bipasso )
16A x220V x 0.9 (cos fi)x 0.15 (fattore riduzione prese da 16A)x 8 (prese da 16A) = 3801W  (per 8 prese)
- a questo punto calcolo: 3801w/220v*0.9cos fi= 18.3A .
cosi facendo per un gruppo prese dovrei mettere (distanti 20m) un MTD da 25A e un cavo tripolare da  4 mmq.
cosi puo' andare bene o posso ancora applicare il coefficiente di riduzione per gli ospedali che è 0.5 ??
quindi = 3801w/230v*0.9cos fi x 0.5= 9.15A
Distinti  saluti Francesco da Roma
RISPOSTA 2:
Quanto precedentemente scritto è anche questa volta parzialmente corretto, infatti: con un massimo di 6 prese possiamo correggere la formula (tensione 230 V) quindi 16A x230V x 0.9 (cos fi)x 0.15 (fattore riduzione prese da 16A)x 6 (prese da 16A) = 2980 W, il cos fi da verificare in base ai carichi. Non esistono altri coefficienti di riduzione. A seconda della zona dell'ospedale dove si trova potrebbe essere costretto ad applicare coeff di contemporaneita' = 1. La sezione del cavo di 2,5 mm^2 ha una caduta di 2,5%, potrebbe andare bene, ma dipende dalla caduta che c'è a monte.

PS: spieghi al Suo ingegnere che, per casi di inequivocabile difformita' dalle norme, Lei installatore e' co-responsabile di quanto realizzato, anche se dietro progetto di un professionista.

 
Presentazione dell'Autore PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Sabato 07 Luglio 2007 10:54

Francesco Monteleone, ingegnere Elettrico, progettista di Impianti Elettrici Civili ed Industriali, Light Designer, Esperto di Sicurezza Antincendio (prevenzione, rivelazione e spegnimento), progettista di sistemi di sicurezza antieffrazione e TVCC, esperto di Informatica hardware e software, Responsabile della Qualità UNI EN ISO 9000, Professore di Elettrotecnica. Effettuo progettazioni, consulenze e direzione lavori per le tipologie impiantistiche prima citate. Offro assistenza alle imprese per effettuare le verifiche riguardanti il collaudo dell'impianto elettrico prima della messa in esercizio (DPR 462/01) con strumentazione professionale.

Per contattarmi compilate il form nella pagina in alto a destra FAQ & Contatto

Iscrizioni:

- Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo;

- Albo del M.I. di cui alla Legge 139/2006 (ex L.818/84): Professionisti Antincendio;

- Albo dei Consulenti tecnici del Giudice CTU;

- Albo dei Certificatori Energetici Regione Sicilia;

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Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Ottobre 2019 20:40
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Joomla 3: il login con icona PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Lunedì 28 Ottobre 2019 20:25

Condivido questo breve articolo che, sembrerà banale, ma mi ha fatto perdere del tempo:

se volete predisporre il LOGIN all'interno di un sito, realizzato con Joomla, dal FRONTEND (la pagina web che si vede) basta semplicemente andare su moduli, cliccare sul modulo Login e modificare la sua posizione mettendolo in posizione Login, et voilà comparirà nel frontend un omino nero accanto all'icona con la lente di ingrandimento della ricerca. Non è necessario alcun modulo aggiuntivo, utile solo nel caso che si vogliano inserire icone personalizzate.

Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Ottobre 2019 20:31
 
Joomla 3: La migrazione PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Lunedì 28 Ottobre 2019 19:54

Seguendo la moltitudine di guide sul web ci vengono suggerite varie metodologie per effettuare la migrazione di un sito web basato sul famoso CMS JOOMLA 3, ma la soluzione più semplice è quella di usare Akeeba Backup, la nota applicazione di Joomla che si utilizza per il backup. Seguendo questa guida non sarà necessario neanche usare l'utility Kickstart sempre di Akeeba. In sostanza dovrete:

Sito vecchio: installare Akeeba Backup, effettuare un backup completo di database (le impostazioni con o senza database si devono impostare con database), scaricarlo con Filezilla, dalla cartella la cui posizione predefinita del file sarà in /administrator/components/com_akeeba/backup. Il file con l'estensione JPA avrà nel nome data e ora del backup (si potrebbe scaricarlo col browser, ma vista la delicatezza dell'operazione meglio essere sicuri dell'integrità del file che è tipica dei FTP).

Sito Nuovo: effettuare l'upload del file di Akeeba Backup, del vecchio sito, sul nuovo sito web nella cartella home.

A questo punto nel vecchio sito usare la funzione di Akeeba Backup: SITE TRANSFERT WIZARD, che trovate nel pannello di controllo, che vi guiderà in tutte le operazioni per il trasferimento del sito che verrà effettuato dal vecchio sito, senza bisogno di altre applicazioni.

Ovviamente dovrete tenere a portata di mano il nome e la password del database nuovo, nonchè l'indirizzo IP del nuovo database, che troverete nel pannello di controllo del Vs. Host che fornisce lo spazio web, nome utente e password del Super User del nuovo sito.

Tutta l'operazione durerà da 30 min a 1 ora a seconda della velocità della connessione internet e delle dimensioni del sito originale.

Per quanto riguarda il motore di ricerca dovrete entrare nel pannello di controllo del webmaster almeno su Google e Bing, in modo da inviare il nuovo sito, Vi verrà richiesto di caricare un piccolo file nella cartella home del Vs. sito per assicurarsi che ne siate proprietari, dopo ciò inviate la Sitemap, generalmente creata da un'applicazione dedicata che gira sul sito con Joomla.

Se volete potrete effettuare un redirect del sito andando a caricare nella cartella Home del Vecchio Sito un file .htaccess che dovrà essere preso dalla cartella home del Vs. Host. dove risiede il vecchio sito, scaricato in txt e modificato inserendo quanto di seguito scritto:

RewriteEngine on
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^VECCHIOSITO.it [NC,OR]
RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.VECCHIOSITO.it [NC]
RewriteRule ^(.*)$ https://NUOVOSITO.it/$1 [L,R=301,NC]

Va salvato, chiuso e in Windows aprendo la linea di comando con cmd modificato in .htaccess con il comando DOS rename c:/vecchiofile.txt c:/.htaccess copiato il file all'interno della cartella home del vecchio sito web. Da questo momento in poi il server Apache leggendo il file redirizionerà tutte le richieste per il vecchio sito verso il nuovo sito.

Spero che la breve guida, realizzata da esperienza sul campo, sia stata utile.

 
Protezione trifase di linee monofasi PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Domenica 05 Novembre 2017 18:10

Buon giorno, sono un piccolo artigiano elettricista, un mio cliente mi ha chiesto di identificare il punto della norma che disciplina la scelta degli interruttori di protezione nei quadri elettrici.

In particolare abbiamo questo problema:
Su un quadro elettrico esistente ho riscontrato la presenza di un interruttore magnetotermico quadripolare a protezione di tre linee monofase.
Sul neutro sono stati collegati i tre neutri dei circuiti, le fasi invece sono state collegate una su ogni fase del circuito.
Questo è ammesso dalla norma? Dove posso approfondire l'argomento?
"L'esperienza mi porta a proteggere una linea monofase con un adeguato interruttore monofase ed una linea quadripolare con una adeguato interruttore quadripolare, ma non ho trovato nessun riferimento sulle norme in mio possesso"
La ringrazio anticipatamente della sua attenzione. Saluti, Francesco
RISPOSTA: Può lasciare l'impianto così com'è, infatti le 3 linee monofasi (quindi anche i 3 neutri) sono debitamente protetti dall'interruttore quadripolare, non vale altrettanto per la selettività: il distacco di una linea disalimenta tutte le linee. L'unico accorgimento da rispettare è che le sezioni di fasi e neutri devono essere identitche. Ovviamente la corrente nominale dell'interruttore deve verificare la portata del cavo. Per approfondire l'argomento vedasi CEI 64-8 parte 4 e parte 5.
 
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