Quelli che s’innamoran
di pratica sanza scienzia,
son come ‘l nocchieri
ch’entra in naviglio
sanza timone o bussola,
che mai ha certezza
dove si vada.
Leonardo Da Vinci |
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Motore di Perendev - Approfondimenti |
Scritto da Administrator |
Martedì 21 Settembre 2010 10:51 |
CONTINUAZIONE DELL'ARTICOLO PRECEDENTE Questo è un sito dove è riportata la registrazione del brevetto di questo motore Dai disegni originali immessi in rete: QUESTO DOVREBBE ESSERE IL ROTORE
QUESTO DOVREBBE ESSERE LO STATORE Il principio di funzionamento lo vedete nel disegno successivo: Inserendo lo statore dentro il rotore i magneti fra loro si respingeranno ed attrarranno in modo da mettere in rotazione il rotore, in realtà il rotore può ruotare solo per una parte di giro, fino a quando i magneti su di esso disposti non si equilibreranno. Vi ricordo infatti che i magneti non si muovono, rimanendo tutti nella stessa posizione si manifesteranno delle forze attrattive ed altre repulsive, che nella sommatoria si dovranno obbligatoriamente compensare, poichè non c'è nessuno che li muove orientandoli o spostandoli, quindi se 30 magneti spingono in una direzione ci saranno altri 30 magneti posizionati in altro modo che spingeranno in senso opposto. Questo ovviamente sempre parlando di interazione fra statore e rotore, essendo tutti fermi, tutti interagiranno in modo che la sommatoria fra rotazione in un senso e nell'altro siano bilanciati. Purtroppo la spiegazione del fatto che non funziona è analoga a quella di coloro affermano che funziona, si bisogna immaginare il complesso di forze attrattive e repulsive, un magnete rotorico che viene attratto da uno statorico avrà un suo omologo che verrà respinto da un altro statorico. Vedete nelle prime 2 immagini superiori il motore quando non è in condizioni di stallo e poi quando successivamente, terminata una breve rotazione, raggiunge la condizione di stallo (o punto morto). Per quanto bene possano essere schermati i magneti, quando si troveranno uno di fronte all'altro ci sarà una posizione di equilibrio. Considerate che la rotazione da me ipotizzata è più grande di quella effettivamente possibile, poichè ci sono molti di più degli 8 magneti di figura, ma il concetto non cambia. Anche lo sfalsamento dei 3 dischi con i magneti presenti nel rotore e nello statore non possono che portare ad una complessiva posizione di stallo o equilibrio. Per metterlo in rotazione permanente alcuni dei magneti statorici che hanno avuto il compito di spingere il rotore dovrebbero essere estratti in modo che quando il magnete successivo rotorico gli si affaccia non trovi il magnete a respingerlo ma trovi il vuoto. In questo modo il rotore continuerebbe a girare, anche se per togliere ed inserire i magneti si dovrebbe fare lavoro. Quel lavoro che per il principio di conservazione dell'energia nessuno immette in questo meraviglioso (motore?????????) blocco di teflon lavorato con incredibile dispendio di denaro e con inseriti dei costosissimi magneti al neodmio. Questo è uno dei video principali su youtube Come ben si può vedere il motore gira solo quando l'inquadratura è stretta, mentre quando si allarga l'inquadratura il motore si ferma (loro infatti aprono lo statore). In realtà il motore viene messo in rotazione da un motore primo inserito sull'albero dal lato opposto. Potete anche vedere altri filmati di persone che hanno montato questo motore provando la grandissima delusione di non vederlo girare, ma come dicono di vederlo frenare, infatti l'effetto principale è quello di un ottimo freno magnetico, poichè i vari magnetini non fanno altro che mettersi in posizione di stabilità. P.S.: Leggendo qua e là in rete ho notato che alcuni spiegano il funzionamento di questo apparecchio adducendo al fatto che i magneti posseggono una forma di energia che si va scaricando durante il funzionamento della macchina. Ricordo a tutti che i magneti permanenti non posseggono alcuna forma di energia, si trovano solo in un particolare stato molecolare per cui i loro domini magnetici (i magneti elementari) si trovano orientati tutti in una certa direzione e verso. Questa condizione si può raggiungere mediante la magnetizzazione per induzione elettrica, ma anche per sfregamento con un altro magnete. Capite che nel primo caso si fornisce una certa energia, nel secondo caso no: in entrambi i casi quest'energia non la cede più, tanto che si chiama magnete permanente e solo col passare degli anni si può avere una lenta smagnetizzazione. Ricordate: nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Non si può creare energia dal nulla, ma solo trasfromarla perdendone un pochino. Spendete le vostre risorse per cercare sistemi che ottimizzino la trasformazione dell'energia, non perdete tempo appresso a questi ciarlatani.vo layer..vo layer... Per le segnalazioni o Vostri appunti ho aperto una pagina apposita. |
Ultimo aggiornamento Venerdì 16 Marzo 2012 00:31 |