Questo articolo costiutisce un piccolo sfogo nei confronti di tanti colleghi che credono di essere dei tuttologi, omniscenti nelle conoscenze ed in tutte le tecniche ingegneristiche.

Un breve antefatto: quando mi sono iscritto all'Università di palermo la mia passione era l'elettronica e quindi ho scelto tale branca. All'inizio del III anno, quando mi sono reso conto che qui a Palermo in elettronica avrei potuto fare ben poco, ho cambiato indirizzo passando in elettrotecnica (ora elettrica). Con questa scelta, già prima di laurearmi, dirigevo un cantiere di Impianti Elettrici per la ristrutturazione di una Scuola di Palermo sviluppando contemporaneamente anche tutto il progetto alquanto carente.

Adesso, senza nulla togliere alla bravura dei miei colleghi, mi ritrovo spesso ingegneri che pretendono di voler progettare tutto, dalle strutture (un pò meno) agli impianti elettrici o quelli di condizionamento. Durante la mia attività lavorativa, che dura da più di 10 anni, sono capitate anche a me richieste di progettare impianti di condizionamento o ristrutturazioni edilizie, mi sono umilmente defilato girando la richiesta a colleghi esperti nel settore, non si può pretendere di voler fare tutto. Pensate ad un impianto antincendio o elettrico progettato male, nel momento del bisogno sicuramente non potrà intervenire, con grave nocumento per le persone interessate.

L'ingegnere non è tuttologo, non lo può essere, forse si può sbilanciare a rilasciare pareri ma non può conoscere tutte le tecnologie delle branche ingegneristiche, ormai ultraspecializzate nei loro settori specifici. Cari colleghi ingegneri imparate a lavorare nei Vostri campi di appartenenza, ognuno per la propria specializzazione e vedrete che quanto progettato sarà fatto meglio.