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La nuova Fisica Nucleare delle paricelle PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Venerdì 15 Aprile 2011 22:08

Sintesi

Una particella misteriosa, mai osservata finora, è stata scoperta negli Stati Uniti, in un esperimento dell'acceleratore Tevatron del Fermilab di Chicago coordinato da un italiano, Giovanni Punzi. FERMILAB
Il segnale, descritto dal Fermilab in un articolo pubblicato online sul sito ArXiv, «non è fra quelli finora attesi», come il bosone di Higgs, la «particella di Dio», ha commentato il presidente dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Roberto Petronzio. Proprio per questo, ha aggiunto lo scienziato, «se si tratta di una particella completamente sconosciuta è molto probabile che si tratti di nuova fisica. Quello osservato dal Fermilab è sicuramente un effetto significativo».

Approfondimento

C'è chi ha sottolineato come si possa trattare della più importante scoperta in decenni di ricerca nel campo della fisica subatomica. Al Fermi National Accelerator Laboratory di Batavia, Illinois, sono stati infatti trovati alcuni indizi della presenza di una particella elementare ancora ignota, forse indice di un tipo di forza non attualmente conosciuta.

Un'ipotesi di sicuro impatto, proposta dai ricercatori del FermiLab dopo l'analisi di migliaia di collisioni tra protoni e antiprotoni. Questa presunta nuova particella elementare sarebbe stata rilevata dal vecchio acceleratore Tevatron, ormai destinato allo spegnimento nel prossimo settembre. C'è chi ha ovviamente colto l'ironia della sorte, soprattutto perché lo stesso acceleratore era stato a suo tempo messo in piedi per dar caccia al bosone di Higgs, la cosiddetta particella di Dio.

"Non si tratta del bosone di Higgs: è l'unica cosa di cui siamo certi - ha comunque spiegato Giovanni Punzi dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Il bosone di Higgs è un tassello che si inserisce in un puzzle che già possediamo. Questo è qualcosa che va al di là, una nuova interazione e forse una nuova forza". La nota particella di Dio sembrerebbe dunque da escludere: quella rilevata dal Tevatron sarebbe infatti troppo pesante.Perché allora il dubbio? I risultati ottenuti si collocano in un intervallo compreso in una fascia tra i 140 e 150 GeV, che poi è molto vicina a quella dove viene abitualmente cercato il bosone di Higgs (118-180 GeV). "In circa 250 casi, ben più di quanto ci si dovrebbe aspettare, l'energia totale dei getti si è attestata attorno ai 144 miliardi di elettronvolt - hanno spiegato i ricercatori - come se fossero i prodotti di decadimento di una particella sconosciuta di quella massa-energia".


Secondo gli scienziati del FermiLab, la presunta nuova particella assomiglia - anche se più pesante - ai bosoni W e Z. C'è ora nemmeno l'1 per cento di possibilità che l'osservazione possa rivelarsi fasulla, anche se bisognerà attendere conferme ovviamente necessarie nel mondo della fisica sperimentale.

La particella sconosciuta è stata osservata nell'acceleratore Tevatron del Fermilab di Chicago, che a fine anno chiuderà i battenti dopo 23 anni di attività. Sarà l'acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, a dover confermare la scoperta. La particella misteriosa è stata rivelata dalle «tracce» che ha lasciato: un bosone W e due «getti» di adroni, ossia di particelle composte da due o tre quark che in genere rappresentano la firma del decadimento di una particella pesante. Quando le analisi dei dati saranno completate, si potrà probabilmente conoscere qualcosa di più di questa particella.

DUBBI - Il dubbio era emerso perché il risultato era stato ottenuto in intervallo di energia (140-150 Gev) simile a quello dove si cerca Higgs (118-180 Gev). Ora la sfida è aperta e nel gruppo del Fermilab c'è anche uno scienziato italiano, il fisico Giovanni Punzi dell’Istituto nazionale di fisica nucleare e dell'università di Pisa. Lo zoo delle particelle ospita decine e decine di esemplari e una nuova desta curiosità perché potrebbe nascondere significati scientifici importanti e tutti da decifrare nella natura del mondo fisico. Qualcuno ipotizza anche che si tratti soltanto di un conto sbagliato, ma è difficile crederlo anche se tutto è possibile in quell'ardua e complicatissima realtà. Ma c'è pure qualcuno che non vuole abbandonare l’ipotesi più seducente e suggerisce che forse è una "particella di Dio" più pesante di quanto si era immaginato. La risposta richiederà settimane e forse mesi di verifiche e potrebbe arrivare proprio dal concorrente acceleratore LHC di Ginevra. Ma ne vale la pena. Se non altro per dare un preciso identikit alla new entry nel panorama della fisica.

Dall'articolo su Fermilab.

Ultimo aggiornamento Venerdì 15 Aprile 2011 22:25
 
Piace tanto la Green Energy? PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Giovedì 31 Marzo 2011 16:38

Poveri italiani: un popolo di pecoroni che insegue Don Chisciotte della Mancia nella battaglia contro lo spettro nucleare  (che purtroppo ormai si è trasformato in realtà per la terribile sciagura giapponese). Ma il nucleare lo abbiamo alle porte: un incidente in Francia interessebbe immediatamente l'Italia con le correnti di aria atlantiche e siberiane, perchè ci si preoccupa tanto delle eventuali centrali italiane??? Perchè l'italiano non capisce cosa ha davanti e non vede cosa ha dietro: il Giappone che è stato colpito da questa sciagura è la grande potenza mondiale solo grazie al nucleare, perchè la sua energia costa poco, l'Italia deve invece pagare allo straniero il costo di circa il 25% di energia nucleare che importa dall'estero, per non considerare che una buona fetta dell'energia prodotta in Italia proviene dal gas metano che ha un costo elevatissimo. Se sommiamo a queste cose il nostro debito pubblico: come può l'economia italiana risollevarsi??? Adesso si sommeranno pure i costi del rinnovabile, tanto verde, tanto bello ma costosissimo. E' di ieri la notizia del ricaro del 3,4% della bolletta, per pagare cosa? Il costo di gas e petrolio in continuo aumento ed il costo dell'incentivo rinnovabile. Secondo Voi in Francia quanto inciderà il costo di questi aumenti? Quasi niente perchè la loro energia proviene quasi esclusivamente da pastiglie di uranio comprate 5-6 anni fà.

Allego la relazione dell'Autority per l'energia che fa molto riflettere:

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 21 Aprile 2011 18:05
Leggi tutto...
 
Il generatore di f.e.m. PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Sabato 12 Febbraio 2011 00:08
generatore di f.e.m.

PER QUELLO COMPLETO ANDATE NEL MENU':

PAGINA TECNOLOGICA / GENERATORE DI F.E.M.



Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Febbraio 2011 16:45
 
I virus dentro le batterie al litio PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Martedì 19 Ottobre 2010 18:31

Batterie più ecologiche coi virus

I virus possono essere usati per rendere più ecologiche le batterie al litio.
Un gruppo di ricercatori del Mit è riuscito per la prima volta a modificare geneticamente un virus in modo da utilizzarlo come appendice conduttrice di entrambi gli elettrodi della batteria.
La batteria così prodotta, realizzata sotto il coordinamento del capo progetto, ha le stesse perfomance e la medesima capacità delle batterie attuali, ma è prodotta con un processo più rispettoso dell'ambiente, in quanto, la sintesi avviene a temperatura ambiente. Inoltre, non contiene sostanze tossiche e per la sua produzione non è richiesto l'uso di solventi organici.

Per realizzare la batteria i ricercatori hanno modificato geneticamente il batteriofago M13 in modo da indurlo a produrre del fosfato di ferro amorfo che, legato a nanotubi di carbonio, ha aumentato la conducibilità degli elettrodi.
Secondo i ricercatori questa tecnica potrà essere impegnata anche per costruire batterie con elettrodi realizzati partendo da materiali scarsamente conduttori.

Ultimo aggiornamento Martedì 19 Ottobre 2010 18:44
 
Motore di Perendev - Approfondimenti PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Martedì 21 Settembre 2010 10:51

CONTINUAZIONE DELL'ARTICOLO PRECEDENTE

Questo è un sito dove è riportata la registrazione del brevetto di questo motore

http://www.freeenergynews.com/Directory/Perendev/MagneticMotor/Perendev_Magnet_Motor_Patent_WO2006045333A1.pdf

Dai disegni originali immessi in rete:

QUESTO DOVREBBE ESSERE IL ROTORE

 

QUESTO DOVREBBE ESSERE LO STATORE

Il principio di funzionamento lo vedete nel disegno successivo: Inserendo lo statore dentro il rotore i magneti fra loro si respingeranno ed attrarranno in modo da mettere in rotazione il rotore, in realtà il rotore può ruotare solo per una parte di giro, fino a quando i magneti su di esso disposti non si equilibreranno. Vi ricordo infatti che i magneti non si muovono, rimanendo tutti nella stessa posizione si manifesteranno delle forze attrattive ed altre repulsive, che nella sommatoria si dovranno obbligatoriamente compensare, poichè non c'è nessuno che li muove orientandoli o spostandoli, quindi se 30 magneti spingono in una direzione ci saranno altri 30 magneti posizionati in altro modo che spingeranno in senso opposto. Questo ovviamente sempre parlando di interazione fra statore e rotore, essendo tutti fermi, tutti interagiranno in modo che la sommatoria fra rotazione in un senso e nell'altro siano bilanciati. Purtroppo la spiegazione del fatto che non funziona è analoga a quella di coloro affermano che funziona, si bisogna immaginare il complesso di forze attrattive e repulsive, un magnete  rotorico che viene attratto da uno statorico avrà un suo omologo che verrà respinto da un altro statorico.


Vedete nelle prime 2 immagini superiori il motore quando non è in condizioni di stallo e poi quando successivamente, terminata una breve rotazione, raggiunge la condizione di stallo (o punto morto). Per quanto bene possano essere schermati i magneti, quando si troveranno uno di fronte all'altro ci sarà una posizione di equilibrio. Considerate che la rotazione da me ipotizzata è più grande di quella effettivamente possibile, poichè ci sono molti di più degli 8 magneti di figura, ma il concetto non cambia. Anche lo sfalsamento dei 3 dischi con i magneti presenti nel rotore e nello statore non possono che portare ad una complessiva posizione di stallo o equilibrio.

Per metterlo in rotazione permanente alcuni dei magneti statorici che hanno avuto il compito di spingere il rotore dovrebbero essere estratti in modo che quando il magnete successivo rotorico gli si affaccia non trovi il magnete a respingerlo ma trovi il vuoto. In questo modo il rotore continuerebbe a girare, anche se per togliere ed inserire i magneti si dovrebbe fare lavoro. Quel lavoro che per il principio di conservazione dell'energia nessuno immette in questo meraviglioso (motore?????????) blocco di teflon lavorato con incredibile dispendio di denaro e con inseriti dei costosissimi magneti al neodmio.

Questo è uno dei video principali su youtube

Come ben si può vedere il motore gira solo quando l'inquadratura è stretta, mentre quando si allarga l'inquadratura il motore si ferma (loro infatti aprono lo statore). In realtà il motore viene messo in rotazione da un motore primo inserito sull'albero dal lato opposto. Potete anche vedere altri filmati di persone che hanno montato questo motore provando la grandissima delusione di non vederlo girare, ma come dicono di vederlo frenare, infatti l'effetto principale è quello di un ottimo freno magnetico, poichè i vari magnetini non fanno altro che mettersi in posizione di stabilità.

P.S.: Leggendo qua e là in rete ho notato che alcuni spiegano il funzionamento di questo apparecchio adducendo al fatto che i magneti posseggono una forma di energia che si va scaricando durante il funzionamento della macchina. Ricordo a tutti che i magneti permanenti non posseggono alcuna forma di energia, si trovano solo in un particolare stato molecolare per cui i loro domini magnetici (i magneti elementari) si trovano orientati tutti in una certa direzione e verso. Questa condizione si può raggiungere mediante la magnetizzazione  per induzione elettrica, ma anche per sfregamento con un altro magnete. Capite che nel primo caso si fornisce una certa energia, nel secondo caso no: in entrambi i casi quest'energia non la cede più, tanto che si chiama magnete permanente e solo col passare degli anni si può avere una lenta smagnetizzazione.

Ricordate: nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Non si può creare energia dal nulla, ma solo trasfromarla perdendone un pochino. Spendete le vostre risorse per cercare sistemi che ottimizzino la trasformazione dell'energia, non perdete tempo appresso a questi ciarlatani.vo layer..vo layer...

Per le segnalazioni o Vostri appunti ho aperto una pagina apposita.

Ultimo aggiornamento Venerdì 16 Marzo 2012 00:31
 
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