Calcolo delle correnti sul neutro Stampa

Domanda

Buongiorno, ho letto con molto interesse l'articolo sul filo neutro appeso. Non e' facile trovare persone che spiegano in modo semplice cosa succede quando il filo neutro viene a mancare ed enti che siano onesti nell'ammettere l'interruzione del filo neutro

In questi giorni sto facendo delle misure di corrente con pinza amperometrica su alcuni quadri di distribuzione che alimentano luci e forza motrice, e' inutile che le dica che le linee trifasi con neutro sono tutte squilibrate e mi sono chiesto se c'e' una formula rapida per determinar la corrente che circola nel filo neutro, confermata poi da una misura con la pinza amperometrica. Cordiali saluti, Mauro

Risposta:

Grazie per i complimenti. La domanda è un pò tecnica, quindi chi legge dovrebbe sapere com’è costituito un sistema trifase di tensioni di alimentazione ed il corrispondente sistema di correnti trifase che si vengono a generare quando le tensioni si chiudono sul carico.

Le tre correnti, quando arrivano sul centro stella, si sommano in forma vettoriale (cioè in modulo e fase), dando origine ad una corrente risultante sul filo di neutro anch’essa in modulo e fase (la corrente sarebbe =0 se il sistema fosse perfettamente equilibrato). In realtà un sistema trifase costituito da carichi monofasi è molto difficile che sia equilibrato, anche per la contemporaneità di collegamento dei carichi stessi nelle diverse configurazioni della rete. Sul neutro si sommano le correnti che non si riescono a compensare tra loro, dando origine alla corrente di neutro che ritorna al centro stella del trasformatore. La somma delle correnti è un calcolo vettoriale ed è possibile effettuarla solo se si conosce lo sfasamento di ogni corrente rispetto alla tensione da cui è generata (cioé il cosiddetto fattore di potenza o cos fì). La sommatoria non è così complicata (si può fare con una tavola di calcolo ovvero con l'applicazione calcolatrice Hp48 disponibile per android e iphone, o anche manualmente per chi sa eseguire il calcolo vettoriale) il problema sta nel conoscere il fattore di potenza delle singole correnti, dato non direttamente ricavabile come il modulo delle stesse correnti (leggibile sulla pinza amperometrica).