Quelli che s’innamoran
di pratica sanza scienzia,
son come ‘l nocchieri
ch’entra in naviglio
sanza timone o bussola,
che mai ha certezza
dove si vada.
Leonardo Da Vinci |
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Protezione differenziale in trifase |
DOMANDA Se alimento dei motori asincroni con un sistema trifase senza neutro, la protezione dai contatti indiretti con il differenziale sul motore come la faccio? Risposta SISTEMA TT fornitura Ente Distributore in bassa tensione. Controdomanda Gent.mo ingegnere, il problema è questo: In una officina per la lavorazione del ferro, dal contatore parte un cavo quadripolare da 16 mmq (tre fasi e neutro), va al differenziale G745N/40AC e da questo, ad una distanza di circa 15 mt, ad un magnetotermico-differenziale G8843/32AC.La linea d'uscita dal Mt,con cavo 4(1x10), va ad una morsettiera. Da questa partono due dorsali tripolari (senza neutro),ognuna protetta, separatamente, da un MT F83A/25 e vanno ad alimentare, a valle, dei quadri, in ognuno dei quali vi è: N° 1 F80T2 e N°1 F83A/16 - 380V. a valle di ognuno vi è una presa tripolare interbloccata, con fungo di emergenza, che alimenta una macchina utensile (compressore, tornio, trapano a colnna, calandra ecc.). Dalla stessa morsettiera partono altre cinque linee monofasi protette da un MT F881NA/10: A valle di ogni linea, costituita da cavi 2(1x4) oltre al PE, alimenta una presa monofase, alcune libere ed alcune protette da F80T2 ed F881NA/10, dotate del solito fungo di emergena. Ora mi chiedo: per le macchine utensili collegate alle prese tripolari interbloccate come eseguo la protezione differenziale? La resistenza di terra, misurata al dispersore senza distacco delle utenze, è di 1,20 ohm. Potrebbe essere sufficiente se le macchine che volta per volta si collegano alla presa avessero un isolamento di classe II? L'impianto esiste così! Risposta Non capisco perche' e' preocuppato: l'interruttore magnetotermico differenziale presente a monte di tutto l'impianto protegge dai contatti indiretti tutte le masse collegate a valle, siano esse 1F+N - 3F+N - 3F, quando si manifesta una dispersione fra la fase e la massa la corrente ritorna attraverso il PE e non interessa il circuito di ritorno costituito, nel caso di 1F+N dal neutro, nel caso di 3F+N dal neutro ed in parte delle fasi, nel caso di 3F dal sistema trifase stesso. Per sua costituzione, infatti, il sistema trifase istante dopo istante eroga energia da una fase per farla ritornare dalle altre 2 fasi, la somma (vettoriale) delle 3 correnti e' nulla in ogni istante; solo in caso di dispersione la somma delle correnti e' diversa da 0 e questo viene sentito dal differenziale che interviene e apre il circuito. La resistenza di terra di 1,2 ohm e' sufficiente per proteggere le masse del suo impianto anche con un differenziale da 1 A ( Rt < 50 / 0,03 = 1666 ohm ovvero, con differenziale da 0,3, 166 ohm, da 1 A 50 ohm).
Le macchine, se sono in doppio isolamento, NON devono essere collegate a terra.
Il fungo di emergenza non mi pare che sia un problema, infatti stacca l'alimentazione della presa fasi e neutro lasdciando il PE.
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